Rigeneriamo la scuola del futuro: intervista alla Sottosegretaria Barbara Floridia

30 Agosto 2022

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Dal Green al Digitale: riproponiamo sul nostro sito web l’intervista integrale realizzata a Barbara Floridia, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione, e già pubblicata sulla rivista Equilibri n.111

Com’è nata in lei la sensibilità per l’ambiente?

Da bambina abitavo vicino a una raffineria. Credo che la sensibilità per l’ambiente sia nata in me nel momento in cui ho compreso che la sua presenza poteva provocare innumerevoli danni per l’ambiente e per la salute di moltissime persone. Mi sembrava davvero assurdo che in un golfo così bello come quello di Messina potesse esistere una raffineria, in un territorio che invece poteva vivere di altro. Oggi questa problematica rappresenta una priorità su cui mi batto con impegno costante.

RiGenerazione Scuola è un progetto sul quale avete puntato molto. Quali sono i suoi obiettivi principali?

Il Piano persegue gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, in particolare l’obiettivo 4.7 che prevede che tutti i discenti acquisiscano entro il 2030 la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile. Il Piano ha anticipato l’invito della Commissione europea del 14 gennaio 20221 di mettere la sostenibilità al centro dei sistemi di istruzione e formazione dell’UE, noi già da giugno dello scorso anno con il Piano abbiamo inserito la sostenibilità e l’educazione ambientale in modo strutturale nell’offerta formativa delle nostre scuole e nel piano per la formazione dei docenti. Il principale obiettivo è dotare le nuove generazioni degli strumenti necessari, in termini di conoscenze, competenze e comportamenti, ad abitare il mondo in modo nuovo e sostenibile. Il Piano intende, quindi, valorizzare, mettere a sistema ed implementare i progetti e le attività già in essere nelle scuole sull’educazione ambientale che è parte dell’insegnamento dell’educazione civica obbligatorio dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, individuare e diffondere le buone pratiche e offrire un vasto repertorio di strumenti e opportunità per affrontare in modo sistemico i problemi ambientali. Il nostro compito come scuola è educare alla complessità, al pensiero critico e sistemico, alla creatività, alla transdisciplinarità e alla capacità di agire per il cambiamento.

Il Ministro Bianchi ha parlato del piano a Glasgow, in occasione della Cop 26. Questo conferma che si tratta di un progetto molto sentito dal governo.

In effetti ha superato il perimetro del nostro Ministero, è stato apprezzato da tutto il governo e devo dire che molti ministri lo stanno valorizzando e ne tengono conto nello sviluppo delle politiche che possono coinvolgere la sostenibilità a scuola. A conferma di ciò mi fa piacere che RiGenerazione Scuola sia parte della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) predisposta dal Ministero della Transizione ecologica con l’obiettivo di sviluppare le competenze per la sostenibilità e di rafforzare educazione e formazione per lo sviluppo sostenibile. Anche all’estero è stato ben accolto: il 23 marzo 2022 abbiamo presentato Piano RiGenerazione al Comitato dei Ministri del Consiglio D’Europa – Semestre di presidenza Italiana.

In che modo il miglioramento delle aule (più spazi verdi ed efficientamento) potrà influire sulla didattica?

Le 216 nuove scuole saranno progettate seguendo le linee guida predisposte dai nostri esperti e il nome che hanno dato a questo documento, Linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica, ci fa capire come il pensiero di base sia che l’ambiente è pensato in funzione dell’apprendimento e del fare scuola. Saranno strutture e arredi capaci di accompagnarne e favorire le attività nonché di ispirare un nuovo modo di fare scuola, più attivo e coinvolgente, in contatto continuo con la natura. Strutture flessibili per ospitare diverse tipologie di attività e semplici da modificare per adattarsi alle diverse esigenze didattiche2.

Un aspetto importante di RiGenerazione Scuola riguarda i Green Jobs: l’obiettivo non è solo di sensibilizzare i giovani sui temi ambientali, ma anche sfruttare le opportunità del mercato del lavoro di oggi e domani…

Le riforme previste dal PNRR, il riordino degli istituti tecnici e professionali e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) vanno in questa direzione; vogliamo proporre alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un ventaglio di nuovi indirizzi di studio in stretta comunicazione con il settore più avanzato del mondo del lavoro e delle università, ma anche dotare il nostro sistema scolastico della necessaria flessibilità per adeguare via via la proposta didattica ad un mondo in rapida e continua evoluzione.

In questo percorso di sensibilizzazione è fondamentale l’intuizione della Green community. Di cosa si tratta?

È la struttura di supporto che abbiamo pensato e realizzato per rendere concreto il Piano. È composta da una Cabina di regia e da una Rete di Rigeneratori. La Cabina di regia, formata da esperti del settore, supporta l’amministrazione nel definire e strutturare le iniziative da realizzare in attuazione del Piano e nell’effettuare una sistematica verifica dei risultati raggiunti, mentre la Rete dei Rigeneratori è una comunità composta da 254 amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali, scientifiche, di ricerca, organizzazioni no profit e profit, anche di rilievo internazionale, che si sono messe a disposizione delle Istituzioni scolastiche per aiutarle a promuovere e a realizzare iniziative sull’educazione alla sostenibilità coerenti con il Piano. La Rete ha una composizione fluida perché aperta all’accoglimento continuo di nuovi soggetti che possono contribuire alla realizzazione del Piano. La partecipazione alla Rete avviene attraverso una consultazione pubblica e i soggetti che intendono candidarsi devono presentare una proposta educativa rivolta alle istituzioni scolastiche coerente con almeno uno dei quattro pilastri del Piano “RiGenerazione Scuola”. A breve faremo un nuovo avviso per consentire a tutti coloro che ci hanno chiesto di partecipare di entrare a farne parte.

A proposito della Green Community, lei ha partecipato alla fiera Didacta Italia, dove il CONOU ha presentato 2 progetti educational: “il viaggio dell’olio” e il cortometraggio “la pace dell’olio”3. Quanto crede possano essere utili in un’ottica di sensibilizzazione ambientale?

Il cortometraggio tocca un tema fondamentale, ignorato fino ad ora, quello di creare, tra le diverse generazioni, un “filo conduttore”, un percorso di sviluppo che metta le generazioni in “continuità” e non in conflitto. Non considerare questo aspetto ha avuto effetti disastrosi. Uno degli obiettivi del Piano è proprio quello di stringere un legame di lungo periodo fra le diverse generazioni per insegnare che lo sviluppo è sostenibile se risponde ai bisogni delle generazioni presenti, ma non compromette quelle future. Vogliamo trasformare la scuola in luogo nel quale si azzerano i conflitti tra le generazioni e si impara a crescere in modo sostenibile per l’oggi e per il domani. Penso che il linguaggio audiovisivo usato dal CONOU sia uno strumento molto efficace da utilizzare per spiegare ai bambini e ai ragazzi questo fondamentale concetto e quello dell’economia circolare (altro tema del video). D’altronde il Consorzio è uno dei nostri Rigeneratori e con i suoi progetti contribuisce a dare attuazione al Piano nelle scuole. Il video premiato a Didacta rappresenta un importante traguardo.

Il PNRR è una grande opportunità da non sprecare. Cosa si propone di fare il Ministero su scuola e ambiente?

Il PNRR prevede 17,5 miliardi nelle scuole: i due grandi ambiti di investimento sulle infrastrutture sono l’edilizia scolastica (nuove scuole, asili e scuole dell’infanzia, mense e strutture per lo sport, messa in sicurezza degli edifici) e gli ambienti innovativi e gli strumenti per la didattica digitale. Il PNRR è una grande opportunità per la scuola e sia le riforme che gli investimenti sono stati pensati tenendo sempre presente il tema della sostenibilità, sia come esigenza educativa, sia come imperativo per le nuove strutture edilizie, sia come frontiera per le nuove professioni. In particolare, saranno improntate ai temi della sostenibilità la formazione dei docenti, il sistema di orientamento, il riordino degli istituti tecnici e professionali e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Abbiamo già iniziato inserendo come prioritari i temi di Rigenerazione scuola nel Piano di formazione dei docenti, perché i docenti dovranno diventare tutti “educatori alla sostenibilità” come ci chiede l’UE2. Stiamo lavorando sulla riforma del sistema di orientamento affinché indirizzi verso corsi di studi e professioni green. Anche la riforma degli ITS, che prevederà nuovi indirizzi, avrà una forte impronta ambientale perché la tutela del Pianeta è la priorità visto che un altro mondo non c’è.

Negli ultimi anni i giovani si sono mobilitati per difendere il futuro del Pianeta: la politica ha recepito il messaggio?

Ci troviamo in un momento critico, il nostro agire sconsiderato ci ha portati sull’orlo di un danno irreparabile per il nostro Pianeta e di questo i giovani sono consapevoli e lo hanno dovuto gridare a gran voce per farsi udire dal mondo adulto, esigendo cambiamenti immediati e impegni politici concreti per proteggere il clima e l’ambiente. Mi chiede se la politica abbia recepito il messaggio dall’arme dei nostri ragazzi, in parte sì, ma c’è ancora molto da fare. È necessario che ciascuno faccia la propria parte, sia a livello di nazioni sia a livello individuale, ognuno si deve sentire responsabile della salute del Pianeta ed essere consapevole che ogni scelta e azione comporta o costi o benefici per l’ambiente. Si tratta di garantire un’adeguata comprensione dei fattori che influenzano i cambiamenti climatici per aumentare la consapevolezza della responsabilità individuale.

NOTE

1 – La Proposta di Raccomandazione del Consiglio d’Europa relativa all’apprendimento per la sostenibilità ambientale. Il tema, per la trasversalità e la complessità che lo caratterizza, interessa tutte le discipline, e tutti i docenti che devono contribuire alla preparazione degli studenti alla transizione verde.

2 – Le linee guida sono state elaborate da un gruppo di lavoro composto da architetti, tra cui Renzo Piano, Stefano Boeri, Mario Cucinella, Luisa Ingaramo e Cino Zucchi, e pedagogisti, come Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli. “Le scuole saranno sostenibili perché autosufficienti dal punto di vista energetico, a basso consumo, realizzate con materiali eco-compatibili, di provenienza locale o riciclati. Uno su tutti: il legno. Un’architettura attrattiva e aperta tutte le ore del giorno e per tutte le età.” Una scuola capace di valorizzare il verde e di connettere spazi interni ed esterni, in modo che anche questi diventino ambienti di formazione. L’ambiente sarà funzionale all’apprendimento, con aule flessibili per ospitare più tipologie di attività e un setting semplice da modificare, magari dedicate a singole materie che ospitino le classi a rotazione. Una scuola connessa, con nuove tecnologie in tutti gli ambienti. L’obiettivo è offrire ambienti di apprendimento favorevoli all’innovazione didattica e destinate a durare a lungo: vanno pensate per accompagnare l’evoluzione di come si insegna e di come si impara. (Gavosto)

3 – “L’olio mette pace tra gli elementi. Toglie le scorie delle situazioni difficili fino a renderle facili. Per questo diventa nero, perché gli altri continuino a rimanere immacolati”. Questo il senso del filmato animato “La pace dell’olio” prodotto dal Consorzio degli Oli Minerali Usati, che è stato presentato alla Fiera Didacta Italia. Rappresenta un viaggio nel tempo per riflettere sul valore dei materiali e del loro riuso, racchiude una storia di generazioni che si susseguono, intende far riflettere i ragazzi sulle infinite possibilità del riciclo. Il progetto educativo è composto da due strumenti, un cortometraggio animato e una serie di schede didattiche da proporre agli studenti per accompagnare il protagonista attraverso le fasi della sua vita, dall’infanzia all’età adulta fino alla vecchiaia, in cui avviene il passaggio di testimone alle nuove generazioni, in un processo di rigenerazione e rinnovamento continuo.

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