CIRCOILECONOMY, CONOU E UTILITALIA IN VISITA A ITELYUM: QUI SI CHIUDE IL CERCHIO GREEN DEGLI OLI USATI

06 Febbraio 2020

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Trasformare un rifiuto pericoloso in una risorsa economica per la collettività non è solouno slogan o un auspicioma è realtà. Lo dimostra il caso del CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, che da 36 anni assicura la capillare raccolta dell’olio lubrificante usatosu tutto il Paese e lo indirizza alla migliore destinazione di riuso: la rigenerazione. Nel 2018 nell’area geografica del Nord Ovest sono state raccolte 55.212 tonnellate di oli usati, il 99% delle quali sono state avviate a riciclo tramite rigenerazione, comportando, fra l’altro,unsignificativo risparmio sulle importazioninazionali di petrolio.Nello specifico sono tre i principali settori di provenienza dell’olio usato raccolto: l’autotrazione, con 30.520 tonnellate (pari al 23,5% del totale nazionale), il settore industriale con23.177 tonnellate (corrispondenti al 37% del totale nazionale) e l’agricoltura (1.245 tonnellate, il46% del totalenazionale). Sono i dati diffusi oggidal CONOU durante il workshop organizzato in collaborazione con Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), ospitatone ll’impianto di rigenerazione di Itelyum, leader in Europa per capacità di oli lubrificanti rigenerati. L’appuntamento si inserisce all’interno del progetto CircOILeconomy, un roadshow ideato dal CONOU per supportare le aziende che detengono oli lubrificanti usati nell’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa, illustrare i benefici di un’efficiente raccolta degli oli usatie valorizzare i vantaggi conseguenti al rispetto delle migliori pratiche di gestione, al fine di rendere le imprese sempre più parte attiva di un sistema di economia circolare, che funziona. È stato possibile rendere ancora più tangibili le opportunità di una corretta conservazione e stoccaggio dell’olio usato, perché le aziende coinvolte dal Consorzio hanno potuto partecipare ad una visita guidata dell’impianto di rigenerazione, osservando le fasi di lavorazione del rifiuto, dalle analisi fino alla sua totale ‘ripulitura’ e trasformazione in nuova base lubrificante, pronta ad essere reimmessa nel mercato.

RICCARDO PIUNTI, VICE PRESIDENTE CONOU

Grazie ad un’attività da sempre improntata all’efficienza e all’innovazione, oggi il CONOU rappresenta un esempio di economia circolare che vorrei definire ‘compiuta’ – ha dichiarato il vicepresidente del CONOU Riccardo Piunti – Siamo giunti ai risultati illustrati oggi anche, e soprattutto, grazie ad una filiera coesa e focalizzata su un obiettivo preciso: ottimizzare i processi di raccolta e avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati, ovunque essivengano prodotti. Ovviamente, in questo quadro è risultato fondamentale aprirci essere aperti al dialogo e alconfronto costante anche con le categorie di produttori di olio usato più rilevanti per la quantità e, soprattutto, alla qualità, quali, ad esempio ele aziende municipalizzate aderenti a UTILITALIA, cui fanno capo grandi flotte di mezzi. È stato decisivo svolgere questo dialogo oggi proprio qui, avendo l’opportunità di visitare una raffineria come quella di Lodi, di grande complessità impiantistica e tecnologica, con livelli di prestazioni di assoluta leadership in Europa. Il mondo dei rifiutioggi in Italia ha “fame” di impianti di rigenerazione, per fortuna noi “dell’olio minerale usato” possiamo vantare strutture come queste che ci consentono una rigenerazione di qualità.

MARCO CODOGNOLA, AMMINISTRATORE DELEGATO ITELYUM

Dalla fase di raccolta, il percorso virtuoso della filiera CONOU – spiega Marco Codognola, Amministratore Delegato Itelyum – si chiude non solo con la rigenerazione dell’olio usato, ma con un ulteriore valore aggiunto: la certificazione ambientale di prodotto ottenuta dalle basi rigenerate. All’interno dell’impianto Itelyum di Pieve Fissiraga, l’altissima qualità tecnologica e gestionale consentedi ottenere basi rigenerate performanti e sostenibili, utilizzatedalle più importanti industrie di lubrificazione al mondo nelle diverse applicazioni dei settori automotive e industriale. Un modello ‘made in Italy’ di economia circolare perfetta”. Grazie alla collaborazione con Utilitalia, il roadshow di CircOILeconomy proseguirà nei prossimi mesi il suo itinerarionelle principali città italiane (www.conou.it). Per le imprese, diventare ‘ambasciatrici’ di buone pratiche di gestione si traduce anche in vantaggi sotto forma di brand reputation. Tenendo conto che essere parte del ciclogarantisce la sostenibilità per gli anni a venire.

Il CONOU

Il CONOU, che raggruppa imprese di raccolta e di rigenerazione degli oli minerali usati, dal 1984 a oggi ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3milioni e consentendo così la produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro. Sotto la guida del Presidente Tomasi dal 2003, ha continuato la sua progressione d’eccellenza diventando un esempio virtuoso di economia circolare, collocandol’Italia ai massimi livelli europei e internazionali. Traguardi, sono stati raggiunti anche grazie a una continua e capillare attività di formazione e informazione svolta sul territorio, allo scopo di sensibilizzare e sostenere ogni anello della catena in grado di contribuire al successo della filierae alla circolarità 100% di cui oggi possiamo essere fieri.

UTILITALIA

Utilitalia è la Federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas in Italia, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee. Mette da oltre 100 anni il suo patrimonio di competenze a disposizione delle associate, delle amministrazioni e dello sviluppo del Paese con l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche, gli investimenti, la formazione e l’innovazione nelle imprese dei servizi pubblici. Nata come Federazione aziende municipalizzate d’Italia, nel 2015 assume la denominazione Utilitalia dopo la fusione di Federutility e Federambiente. Le circa 500 imprese associate a Utilitalia forniscono oggi servizi idrici a circa l’80% della popolazione, servizi ambientali a circa il 55%, di distribuzione gas ad oltre il 30% e servizi di energia elettrica al 15%, con un valore della produzione pari a 38 miliardi di euro e oltre 90.000 occupati.

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