Rapporto Ambiente ISPRA, luci e ombre dallo scenario italiano

23 Marzo 2018

Condividi l'evento o la notizia

Consumo di suolo, cambiamento climatico e qualità dell’aria e delle acque. Sono questi gli aspetti ambientali sui quali l’Italia dovrà impegnarsi negli anni a venire. L’evidenza emerge dalla presentazione al pubblico del primo Rapporto Ambiente – SNPA avvenuta questa settimana a Montecitorio. Il documento, presentato contestualmente all’Annuale dei dati ambientale a cura dell’ISPRA, restituisce un quadro della salute dell’ambiente italiano in chiaroscuro. Se la qualità dell’aria in generale migliora (anche se nei grandi agglomerati urbani e in Pianura Padana si registra un livello di emissioni nocive al di fuori dei limiti), è altrettanto vero che cresce il consumo di suolo: nel 2016 sono stati circa 30 gli ettari consumati ogni secondo, per un totale di 5 mila ettari coperti artificialmente. Oggi la perdita di suolo è pari circa 23.000 km quadrati. Per quanto concerne la qualità delle acque di laghi e fiumi, dallo studio risulta inquinato quasi un quarto dei punti monitorati: uno scenario reso critico in particolare dal permanere dell’inquinamento da pesticidi. In termini di rifiuti urbani, nel 2016 in Italia ne sono state prodotte 30,1 milioni di tonnellate, dato in aumento del +2% rispetto all’anno precedente e in linea con la ripresa economica complessiva del Paese. Un focus particolare è dedicato, infine, al fenomeno dell’inquinamento acustico, diffuso soprattutto nelle città maggiori.

Un estratto del documento dell’Ispra è disponibile al seguente link

http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/pubblicazioni-snpa/rapporto-ambiente-snpa.-estratto

 

Condividi l'evento o la notizia